European Research Institute (ERI) è fondazione no-profit fondata a Torino nel 2011 con l’obiettivo di promuovere la ricerca, la formazione e la sperimentazione nell’ambito scientifico e sociale. La Fondazione si occupa di implementare direttamente azioni nelle priorità di intervento Ambiente-Persone-Formazione. Le attività sono realizzate sul territorio europeo, bacino de 1mediterraneo e nei paesi non aderenti alla UE. ERI persegue i suoi obiettivi coerentemente con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
ERI si impegna a facilitare l’integrazione nella società europea delle persone provenienti da altri continenti e a sostenere attivamente il rispetto per l’ambiente, il territorio e tutte le forme di vita. Attualmente la Fondazione collabora con istituzioni pubbliche, start-up, e imprese del territorio, avvalendosi del contributo di oltre venti collaboratori che mettono a disposizione le proprie competenze specializzate, dalla progettazione alla comunicazione, dalla gestione amministrativa a quella operativa.
Implementazione di politiche e pratiche che promuovono l'efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di gas serra e la salvaguardia della biodiversità comprendendo la conservazione dell'ecosistema terrestre e marino, la gestione responsabile delle risorse naturali e la mitigazione dei cambiamenti climatici.
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Promozione di un'istruzione di qualità, garanzia di accesso a servizi sanitari adeguati, la lotta contro la povertà e la fame, la promozione dell'uguaglianza di genere ed il coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni che influenzano le loro vite senza che nessuno venga lasciato indietro.
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Potenziare le competenze e le capacità attraverso programmi di formazione, con l’obbiettivo di promuovere un ambiente accademico diversificato e inclusivo e formare professionisti, ricercatori e leader capaci di affrontare le sfide complesse del mondo contemporaneo e contribuire al progresso sostenibile globale.
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𝑨𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒔𝒖𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒈𝒆𝒕𝒕𝒐 𝑷𝑹𝑶𝑴𝑷𝑻!
I𝐧f𝐨g𝐫a𝐟i𝐜a 5 👉 R𝐢l𝐞v𝐚m𝐞n𝐭o e m𝐨n𝐢t𝐨r𝐚g𝐠i𝐨 𝐝i c𝐨n𝐭e𝐧i𝐭o𝐫i g𝐚l𝐥e𝐠g𝐢a𝐧t𝐢 𝐭r𝐚m𝐢t𝐞 𝐢m𝐦a𝐠i𝐧i s𝐚t𝐞l𝐥i𝐭a𝐫i
Il nostro team utilizza immagini satellitari per sviluppare un sistema avanzato di rilevamento dei container galleggianti, contribuendo a identificare fuoriuscite di petrolio e altre sostanze nocive in mare. 🌊⚠️
Questa procedura è complessa e rara a causa delle difficoltà nel reperire dati adeguati, come:
📡 Servizi di imaging pubblici
🛰️ Operatori commerciali di immagini ad altissima risoluzione (VHR)
📊 Set di dati etichettati non sempre disponibili
Per superare queste sfide, adottiamo soluzioni avanzate come:
✅ Sfruttamento di immagini pubbliche e VHR (nuove acquisizioni e dati archiviati)
✅ Tecniche di apprendimento automatico per migliorare il rilevamento
𝐈n𝐟o𝐠r𝐚f𝐢c𝐚 𝟔 👉 M𝐨n𝐢t𝐨r𝐚g𝐠i𝐨 𝐬u s𝐜a𝐥a r𝐞a𝐥e d𝐞i c𝐨n𝐭e𝐧i𝐭o𝐫i g𝐚l𝐥e𝐠g𝐢a𝐧t𝐢
Con il Task-06, integriamo il lavoro del Task-05, testando su scala reale il tracciamento di container alla deriva nelle acque costiere del porto di Tripoli. Questo esperimento fornirà un solido test di riferimento per convalidare e ottimizzare il nostro algoritmo di tracciamento.
📌 Il risultato? Un set di immagini satellitari dettagliato con uno o più container galleggianti alla deriva libera, migliorando così l’affidabilità e la precisione del rilevamento.
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✨ 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗖𝗜𝗩𝗜𝗟𝗘 𝗨𝗡𝗜𝗩𝗘𝗥𝗦𝗔𝗟𝗘 – 𝗣𝗥𝗢𝗚𝗥𝗔𝗠𝗠𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗣𝗜𝗨𝗠𝗘 ✨
Hai tra i 18 e i 28 anni? È il momento giusto per fare la differenza! 💡🌍
📅 Fino alle ore 14:00 del 18 febbraio 2025 puoi iscriverti al Servizio Civile Universale
💻 Come candidarsi?
La domanda si può fare solo online tramite la piattaforma DOL. Accedi subito con PC, tablet o smartphone al QR Code nell'immagine! 📲
📍 Dove?
A Torino, presso Corso Siccardi 11 e Via Foligno 14.
🔵 Unisciti a noi con @ERI e contribuisci a un futuro migliore!
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Servizio Civile Confcooperative Piemonte Nord
🔍 𝐂𝐄-𝐏𝐑𝐈𝐍𝐂𝐄: 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐯𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐞 𝐨𝐟𝐟𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞
Come promesso, condividiamo i risultati chiave della Valutazione Iniziale di CE-PRINCE, coordinata dalla Scuola Superiore Sant'Anna. L’analisi ha coinvolto 398 aziende e 232 amministrazioni pubbliche in 10 Paesi dell’Europa Centrale, evidenziando lacune e opportunità nel procurement circolare.
📊 I dati principali:
🔹 36% delle aziende integra sistematicamente la circolarità nella supply chain, contro solo 22% delle amministrazioni pubbliche nei bandi di gara.
🔹 30% delle PA non ha mai introdotto criteri circolari, oltre il doppio rispetto al 14% delle aziende.
🚧 Ostacoli: burocrazia, vincoli finanziari e scarsa conoscenza del procurement circolare.
🚀 Leve di cambiamento: benefici economici, maggiore chiarezza procedurale e coinvolgimento precoce degli stakeholder.
🤝 Colmare il divario tra pubblico e privato è essenziale! Serve più consapevolezza, innovazione condivisa e partnership per accelerare la transizione verso un’#economiacircolare.
📢 Seguici per approfondimenti!
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